Visione magnifica! Al tramonto del sole si vedevano sette laghi. Credetemi si può percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni. (Henry Beyle – Stendhal)
Quella di Varese è una delle più belle province d`Italia. Vista dall`alto sembra un fazzoletto verde punteggiato d`azzurro: è proprio l`armonia tra questi due colori, quello dei laghi e quellod ei boschi, a caratterizzarla in modo esclusivo e singolare e in tutte le stagioni, ma specialmente in primavera, quando il verde tenero dei primi germogli contrasta con il bianco delle nevi ancora basse, o meglio in autunno, al tempo in cui gli alberi mutano la livrea verso i toni caldi ed i laghi spengono l`intensià cromatica.
E’ ”terra d`acqua” per i suoi numerosi laghi ed i suoi fiumi. La felice posizione geografica, allo sbocco di alcune valli alpine ed in mezzo a due importanti direttrici, le vie del Sempione e del Gottardo, ha indubbiamente influito sull`evoluzione sociale delle persone che su tale terra hanno vissuto, generazione dopo generazione.E` un`area turistica che alla bellezza del paesaggio unisce un ”vissuto” prestigioso ed attrezzature in grado di soddisfare, ogni esigenza: alberghi, residenze turistiche, campeggi, aziende agrituristiche, bed and breakfast, impianti sportivi tipologicamente differenziati e ben distribuiti sul territorio. Un`ottima accessibilità per qualunque mezzo di trasporto, comprendente l’aeroporto intercontinentale di Malpensa, ne fanno una meta piacevole e attraente, capace di un’offerta differenziata che spazia dal soggiorno tranquillo sul lago all’escursione nel borgo d’arte, dalla vacanza agrituristica al pellegrinaggio, dalla visita culturale a ville e giardini alla passeggiata a piedi o in bicicletta.
MONUMENTI E CULTURA
La provincia di Varese possiede un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto, sia per quantità di testimonianze, sia per distribuzione sull’intero suo territorio.
Le testimonianze di vita più antiche si possono trovare nel piccolo Museo di Besano (Valceresio), che raccoglie i resti fossili di uno dei più grandi giacimenti d’Europa, recentemente riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità e il cui studio sistematico è appena agli inizi.
La comparsa dell’uomo in questa regione risale al neolitico, cioè al terzo millennio avanti Cristo quando insediamenti palafitticoli erano sparsi un po’ ovunque sulle sponde dei laghi minori. Lungo il Ticino, dove il Lago Maggiore ridiventa fiume, sono stati rinvenuti molti reperti appartenuti alla “civiltà di Golasecca” visibili nel Museo Civico di Sesto Calende.
Non mancano tuttavia testimonianze d’epoca romana e d’arte civile e religiosa medioevale: si pensi a Castelseprio, uno dei più forti domini della regione ed a tante chiese, eremi, monasteri, abbazie, battisteri e pievi fra le quali la Badia di Ganna, il Chiostro di Voltorre a Gavirate, il Monastero di S. Maria Assunta a Cairate e il complesso monumentale romanico di Arsago Seprio. Il borgo di Castiglione Olona è testimonianza del passaggio dal tardo gotico al rinascimento. Durante il diciassettesimo secolo, le genti gareggiano per erigere la via sacra che porta al Sacro Monte di Varese (patrimonio dell’UNESCO), mentre le famiglie patrizie milanesi, i Borromeo, i Visconti, i Medici, i Cicogna, i Litta vanno a “far campagna” nelle magnifiche ville, ornate di stupefacenti giardini. Il fenomeno continua nei tempi successivi: Varese viene infeudata a Francesco III d’Este, che erige la sua splendida reggia e i pescatori vanno in pellegrinaggio all’Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro (Leggiuno), la cui costruzione veniva già iniziata nel tredicesimo secolo.
Dopo l’unità nazionale la provincia di Varese conferma la sua vocazione turistica: a supporto vi sono le ferrovie, i grandi alberghi, le funicolari. Il resto è storia recente.